Il 2009 è ormai finito e, pensa un po’, non ho approfittato di queste pagine, sempre più abbandonate a sé stesse, per fare gli auguri di Natale né quelli di Buon Anno.
In compenso ci sta pensando Google, con i suoi risultati in tempo reale, Caffeine, la nuova infrastruttura tecnologica che -si dice- darà il meglio di sé con il nuovo anno, e altre novità più o meno grosse viste negli ultimi tempi sulle serp, tra [intlink id=”sitelink-su-pagine-interne-e-strategie-di-posizionamento-sui-motori-di-ricerca” type=”post”]sitelink[/intlink], [intlink id=”page-rank-sculpting-e-link-in-javascript” type=”post”]siloing[/intlink], personalized search, local search e qualsiasi altra “* search” vi venga in mente.
Sembra infatti che sia veramente arrivato quel momento, il momento in cui la relazione diretta tra social network e il marketing sui motori di ricerca è diventata realtà: Twitter, Facebook e altre fonti sono omai ospiti fissi e non ignorabili delle serp di Google.
D’altra parte la freschezza è stata, da sempre, un fattore di grande interesse (e successo) per Google, basti pensare a Google Finance o, per rimanere un po’ più abbottonati alle bullate che si scambiano sempre più spesso i vari blogger, ai tempi di indicizzazione dei post: “mi ha indicizzato in 2 minuti e 36 secondi!” and so on.
Tutti gli operatori del settore search marketing, almeno all’inizio, si saranno chiesti quali siano i risultati che “meritano” la visualizzazione nelle nuove serp in tempo reale.
Oltre alla rilevanza contenutistica, sicuramente il buon vecchio PageRank entra in gioco e, algoritmicamente, con l’impiego del QDF (Query Deserves Freshness, di cui si sentiva parlottare già nel 2007), viene definito il “momento” in cui le serp devono essere arricchite dai risultati in tempo reale.
Ma, come ha scritto Dave Snyder di Search Engine Journal, ogni nuova funzionalità lanciata da Google è un parco giochi per gli spammer, e i risultati in tempo reale non sono certo un’eccezione.
La stessa considerazione tocca anche la veridicità delle informazioni che vengono visualizzate nei risultati di ricerca in tempo reale che, anche se tecnicamente non sono spam, corrispondono comunque ad un’informazione di bassa qualità.
Se infatti è vero che “la mela avvelenata”, spam o notizia falsa che sia, per stessa natura della real time search verrà visualizzata solo per un periodo di tempo relativamente breve, è bene tenere presente che in quei minuti, tanti o pochi che siano, taluni risultati possono veicolare un elevato volume di traffico.
Dunque i risultati in tempo reale su Google potrebbero dare nuova linfa vitale allo spam, fino a qui ci siamo.
I risultati in tempo reale aumenteranno anche gli investimenti in AdWords? Può essere.
Risultati in tempo reale, ricerche personalizzate, universal search: la sfida per ottenere risultati organici diviene sempre più complessa (anche dispersaiva, in talune occasioni) e, consegunetemente, potrebbero aumentare gli investimenti nel PPC, dove è possibile godere di un maggiore controllo sulle performance.
Quindi nel 2010 avremo:
- un Google sempre più “motore di risposta”, come lo ha magistralmente definito Piersante, e sempre più trasversale?
- vedremo nuove forme di spam nelle serp?
- aumenteranno gli investimenti in AdWords?
Una cosa è bene mettersela in testa, una sola: se veramente qualcuno avesse ancora qualche dubbio in merito, non si possono più ignorare i social media.
Una domanda: voi utilizzate i risultati in tempo reale?
E siate sinceri eh, perché mi risulta che siamo ancora sotto le feste di Natale. 🙂
PS: Buon Anno.
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This post was mentioned on Twitter by alessiosbrana: ha scritto un post: Pensieri di fine anno sul panorama Search Marketing http://cli.gs/2au8t…
Articolo interessante…con argute considerazioni. Per quanto riguarda l’uso della real time search personalmente lo uso per vedere che cosa si dice online sui brand di cui mi occupo ed ammetto che si trovano informazioni decisamente interessanti e che spesso in una serp classica finiscono ben oltre la prima pagina di ricerca. Insomma la RTS potrebbe essere un bel cambio di paradigma nella modalità di ricerca delle informazioni – #G.A.C. ;).
Buon 2010 Sbrana 🙂
Ciao Matteo,
grazie per l’augurio per il nuovo anno, che ricambio con un po’ di ritardo. 🙂
Sarò “vecchio” ma ammetto che ancora fatico un po’ ad utilizzare la real time search, anche se non ne nego le potenzialità, soprattutto in ambito brand monitoring/protection (#G.A.C. rulez).
L’argomento meriterebbe di essere studiato a dovere, per capirne potenzialità e opportunità: a Babbo Natale ho chiesto giornate da 48 ore, ma il vecchio panzone non è stato magnanimo… 🙁