Sono mesi di fermento nel mondo del digital advertising, ma in questo caso specifico non riguardano Google Ads: Microsoft Advertising, che fino alla metà dello scorso anno conoscevamo come Bing Ads, sta infatti cercando di colmare il gap, almeno in termini di funzionalità, che fino ad oggi hanno fatto sì che la piattaforma Microsoft fosse relegata ad un ruolo di secondo piano nel panorama dell’advertising online.
Per il 2020, infatti, pare che Microsoft abbia in serbo diverse novità per chi si occupa di digital advertising, oltre al nuovo design offerto dalla piattaforma.

Dopo alcuni mesi di open beta, sono da poco disponibili per tutti gli inserzionisti di Microsoft Advertising gli annunci reattivi o, più semplicemente, RSA (Responsive Search Ads), già da tempo disponibili in Google Ads e conosciuti come annunci adattabili della rete di ricerca, anche se non così apprezzati da tutti gli advertiser.
L’interfaccia per mezzo della quale è possibile creare questo tipo di annunci ricorda (fin troppo) da vicino quella a cui siamo già abituati in Google Ads, anche per quanto riguarda il grafico a ciambella con il quale viene fornita una indicazione di massima circa l’efficacia potenziale dell’annuncio.

Grazie agli RSA gli inserzionisti hanno la possibilità di comporre annunci costituiti da una combinazione tra 15 titoli e 4 descrizioni: l’intelligenza artificiale di Microsoft Advertising li abbinerà tra loro per cercare di creare la combinazione migliore per il singolo utente.
Anche nel caso degli annunci reattivi, così come per le altre tipologie di campagna, è possibile optare per una importazione da Google Ads: anche gli advertiser più pigri non avranno scuse per non utilizzarli.
Ancora una volta Microsoft alla rincorsa di Google, che ultimamente sta rincorrendo Facebook, per cercare di ampliare la propria quota di mercato nel mondo della pubblicità online, per il momento riproponendo funzionalità già da tempo disponibili in Google Ads e, nell’immediato futuro, con un programma più strutturato riservato alle agenzie partner.
Insomma, per il momento niente “effetto WOW”.