sbrana.com digital marketing, SEO/SEM

Aggiustamenti delle Offerte e Smart Bidding in Google Ads

A

In Google Ads gli aggiustamenti delle offerte, se pur non sfruttati da tutti gli advertiser e decisamente sottovalutati, sono utilissimi per gestire al meglio le aste all’interno della piattaforma, ad esempio in base all’ora del giorno, al pubblico o al dispositivo: una volta individuati ambiti particolarmente performanti o dai bassi risultati, intervenendo sugli aggiustamenti delle offerte è possibile andare a migliorare l’andamento delle campagne Google.

Finché Google Ads ci obbligava a gestire i bid “a manina”, la gestione degli aggiustamenti delle offerte era sicuramente più intuitiva: alzavo dove volevo alzare, abbassavo dove volevo abbassare e tutti eravamo felici.

Con l’avvento dello smart bidding e della sempre più imperante presenza dell’intelligenza artificiale in supporto della gestione delle campagne Google, invece, le cose si complicano un minimo, visto che una buona parte degli interventi manuali potrebbe andare in conflitto con le modalità automatiche, o semi-automatiche, con cui si gestiscono le campagne in funzione della tipologia di campagna e della strategia di offerta che si è deciso di impiegare e, dunque, inibite dal sistema.

Per comprendere meglio come gli aggiustamenti delle offerte possono modificare i nostri bid in funzione della strategia di offerta scelta per la nostra campagna e della tipologia di campagna stessa, può risultare utile lo schema pubblicato da Adalysis, una delle più complete e conosciute piattaforme dedicate al PPC management.


aggiustamenti offerte google ads
Gli aggiustamenti delle offerte disponibili per le varie strategie di offerta delle campagne Google Ads

Per chi lavora direttamente in piattaforma Google Ads o tramite editor, i vari limiti solitamente sono abbastanza chiari, visto che molti di essi sono indicati direttamente dai vari suggerimenti ed interfacce presenti, mentre potrebbero risultare più “subdoli” per coloro che lavorano tramite API o utilizzano tool di terze parti, come ad esempio Optmyzr.


aggiustamenti delle offerte in Optmyzy
Aggiustamenti delle offerte Google Ads nella dashboard di Optmyzy

I vari tool che dispongono di suggerimenti dedicati agli aggiustamenti di offerta, infatti, tenderanno a mostrarli anche nei casi in cui la strategia di offerta adottata non ne permetta l’applicazione, rischiando quindi di trarre in inganno l’advertiser: l’eventuale aggiustamento delle offerte manuale apportato a strategie di smart bidding non verrà applicato, quindi occhio. 🙂

Nel caso in cui vengano rilevate differenze significative di performance tra diversi cluster all’interno di una campagna con smart bidding, ad esempio tra diverse fasce di età in una campagna con offerta a CPA target, potreste prendere in considerazione la creazione di un esperimento basato su una diversa strategia di offerta che vi permetta di apportare l’aggiustamento di offerta che vi interessa.

Tutto questo in realtà non dovrebbe accadere, se davvero ci troviamo di fronte a campagne “intelligenti”: automaticamente la campagna dovrebbe “auto regolarsi”, alzando le offerte per i cluster meglio performanti, di fatto andando ad operare un aggiustamento automatizzato in una “black box” che, come sappiamo, non è visibile all’advertiser.
Naturalmente le campagne di questo tipo hanno bisogno di molti dati per poter funzionare al meglio e prendere così la “decisione più giusta”, quindi è possibile che in fase di apprendimento non performino al meglio (solitamente le prime 2-3 settimane).
La domanda è: queste campagne sono abbastanza “intelligenti”? 🙂

aggiungi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

sbrana.com digital marketing, SEO/SEM

Alessio Sbrana

Da circa 20 anni mi occupo di strategie di web marketing: nel corso della mia carriera ho avuto l'opportunità di lavorare come freelance, imprenditore e responsabile dei team digital per varie agenzie di digital marketing.
Questi ruoli mi hanno dato modo di lavorare per siti aziendali, istituzionali, onlus, gruppi bancari, multinazionali, pmi, info-commerce e, soprattutto, siti di commercio elettronico.

Il miei "primi amori” sono stati la SEO e la SEM, ma la generazione di traffico, se pur "di qualità", non può bastare: negli anni ho approfondito le mie conoscenze in ambito digital con l’obiettivo di aumentare il profitto economico delle aziende attraverso il web, in modo particolare grazie alla conversion optimization (CRO) e alla marketing automation.

Quando non sono a correre in montagna mi occupo di formazione nel mondo digital.

CONTATTAMI