Anzi, può essere abbastanza complesso. Soprattutto quando il sito cliente ha nel proprio staff una professionalità spiccatamente markettara, non particolarmente preparata in ambito web marketing e web analytics. Magari anche un po’ wannabee. Si tratta comunque di una professionalità sicuramente valida, orientata ad individuare ambiti di miglioramento del proprio business. Il cliente, dopo circa quattro mesi di pianificazione mirata alla rimozione delle doorway create in elevato numero da una vecchia web agency, ad incrementare la visibilità del sito verso utenza targetizzata pianificata in funzione dei volumi di ricerca, della competitività e dell’universo semantico di riferimento, in occasione di una delle frequenti telefonate che tiene con il proprio consulente di search...
Search engine optimization: un caso di insuccesso
Quella che sto per raccontarvi è la storia di un insuccesso personale da me vissuto prima di approdare ad Intarget.net, una lezione che mi sta servendo moltissimo.
Ad inizio primavera del 2007 entro in contatto con un cliente interessato ad un servizio di search engine optimization: una PMI in procinto di rinnovare il proprio sito web, desiderosi di farlo nascere già search engine friendly ed incrementare così la visibilità on-line per ricerche correlate al loro core business.
In quel periodo collaboravo con un’agenzia seo italiana (che non nominerò).
Entrano però in gioco diversi fattori che inizialmente non erano stati ben valutati: